Correva l`anno 1973 (eh si, cinquant`anni fa tra qualche mese) ricordo ancora personalmente quando, tredicenne, per diverse domeniche consecutive, era assolutamente vietato usare mezzi di trasporto di proprietà e si andava tutti a piedi, in bicicletta, con i pattini a rotelle o monopattini, ecc.
Il 2 dicembre l`Italia si è trovata improvvisamente ad affrontare la sua prima domenica di cosiddetta austerity: con tale termine è comunemente designato un pacchetto di provvedimenti varato dal Governo di allora per far fronte alla limitata disponibilità di prodotti petroliferi a seguito dell`embargo deciso dai Paesi arabi nei confronti degli Stati occidentali. Di fatto, da quella data, ha avuto inizio la ricerca di soluzioni per il risparmio, il miglior uso e la produzione (spesso con proposte fantasiose e pittoresche) di energie alternative, nell`intento di rendere il nostro Paese il più possibile indipendente dalle risorse energetiche altrui (e in 50 anni si è preferito comunque pagare ancora i prodotti petroliferi a Stati dei quali l`uso dei relativi proventi è piuttosto fumoso e non chiaro, invece di impostare un serio Piano Energetico Nazionale).
Ok, a partire dalla L.373 del 1976, passando dalla L.10 del 1991, dal D.L. 192/2005 e da una miriade di norme, decreti, leggi anche spesso emanate da singole Regioni se non Province, l`Italia si è limitata ad affrontare il problema imponendo il risparmio energetico (adottando soluzioni costruttive degli edifici più efficienti) e/o utilizzando meglio l`energia prodotta: rendimenti più elevati di caldaie, pompe di calore, ecc., iniziative sicuramente lodevoli, ma ancora insufficienti ( e pensare che l`Italia, a fronte di una bassa autonomia energetica in Europa, è al contempo il territorio con la più alta disponibilità di fonti rinnovabili: acqua, sole e vento).
Della lodevole iniziativa di qualche Governo fa, il Superbonus 110%, successivamente ridimensionata se non addirittura martirizzata dai governi successivi, se ne è parlato di più per le truffe perpetrate dai soliti furbetti (grazie anche ad un certo lassismo da parte delle istituzioni) piuttosto che per i risultati energetici conseguiti, in alcuni casi eclatanti e tangibili.
Agevolata finalmente l`adozione di pannelli solari fotovoltaici (dopo anni di ostruzionismo soprattutto da parte di poco lungimiranti enti locali in favore di un opinabile del tutto oggettivo e personalissimo concetto dell`esteticamente bello da parte degli enti preposti a scapito della possibilità di produrre energia pulita ormai sempre più indispensabile), non altrettanto si può dire della possibilità di installare generatori eolici, ancora fortemente invisa anche in funzione di forti pressioni ambientaliste avverse.
continua....